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“Di fronte al pluralismo degli ordini di valore, al groviglio socio-materiale di tessuti relazionali, al debordare di oggetti fisici e di risorse immateriali, all’onda montante di tecnologie che esaltano singolarità e soggettività dei comportamenti, le organizzazioni offrono uno spazio forse ancora abitabile tra l’esperienza individuale e i mille rumori di un universo interconnesso e caotico.”
La scienza organizzativa si è sviluppata intrecciandosi con la prassi manageriale e ha conosciuto una veloce evoluzione nel corso del Novecento. Ma per affrontare livelli di complessità ulteriori nell’apertura alle relazioni di rete e di fronte a soggettività debordanti si rende necessaria un’arte di organizzare che vada oltre la scienza, tragga ispirazione dalla creatività artistica e dalla dimensione estetica, e lavori a una costruzione sociale, di ricerca di senso e di significato in un contesto aperto e pluralista. Questo testo riprende le fila della teoria e la pratica dell’organizzazione, guardando al management del futuro.