Si dice giustamente che nel tempo presente, di fronte alla necessità – per ogni manager, per ogni lavoratore, per ogni cittadino – di rispondere ad aspettative sempre nuove, più delle conoscenze tecniche, professionali, di mestiere, contano innanzitutto le soft skill. La capacità di innovare, di adattarsi, di cambiare ritmo, di interrogarsi ed apprendere dagli errori, l’attitudine a conoscere sé stesso e a comprendere gli altri e le situazioni; la capacità di scoprire passo dopo passo dove ci si trova la capacità di guidare e di accettare la guida altrui…
Possiamo dire che si tratta di prepararsi ad occupare spazi di autonomia, in un modo rispettoso di noi stessi, degli altri, del mondo. Ricordando sempre che gli obiettivi di lavoro non sono mai disgiunti dagli obiettivi personali. E che le nostre performance dipendono dal nostro ‘star bene’. Ricordando anche che spesso sottovalutiamo noi stessi. E sottovalutiamo l’impatto, la portata, il valore del nostro agire.
Si potrebbe forse parlare di Etica. Ma la parola etica appare generica, buona per troppi usi; ed evoca alti, indiscutibili principi ai quali attenersi. Si potrebbe forse anche cedere alla tentazione di ricorrere a termini oggi più consueti, ma anche più parziali: ambiente, ecologia, sostenibilità.
Meglio quindi parlare di responsabilità. La responsabilità chiama in causa ogni essere umano, senza offrire scappatoie.
In cosa consiste la responsabilità:
L’uomo è un essere vivente. Appartiene alla natura. Ma ha anche sviluppato la capacità di modificare la natura. Per questo sull’essere umano ricade la responsabilità di proteggere e curare l’ambiente di cui fa parte.
L’esistenza consiste nel fare scelte: quali politiche adottare, in quale direzione orientare gli investimenti, quali tecnologie sviluppare.
Qualcuno sostiene che il governo di un mondo così complesso sia un peso troppo gravoso per gli esseri umani. E spera che l’essere umano possa essere sostituito, nella cura e nel governo, da algoritmi o intelligenze artificiali. Ma invece, la presenza di macchine sempre più autonome dagli esseri umani può essere intesa come stimolo a conoscere più profondamente sé stessi, a scoprire nuovi spazi di azione, su terreni sui quali nessuna macchina si è ancora mossa.
Assumersi responsabilità significa non contentarsi della ragione, facendo invece appello alla saggezza. Alla scintilla della propria coscienza.
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FRANCESCO VARANINI
Ha lavorato per quattro anni in America Latina come antropologo.
Quindi per quasi quindici anni presso una grande azienda, dove ha ricoperto posizioni di responsabilità nell’area del personale, dell’organizzazione, dell’Information Technology e del marketing.
Successivamente è stato co-fondatore e amministratore delegato del settimanale Internazionale.
Da oltre vent’anni consulente e formatore, si occupa in particolar modo di cambiamento culturale e tecnologico.
Ha insegnato per dodici anni presso il corso di laurea in Informatica Umanistica dell’Università di Pisa. Attualmente tiene cicli di seminari presso l’Università di Udine. Nel 2004, presso la casa editrice Este, ha fondato la rivista Persone&Conoscenze, che tuttora dirige. Tra i suoi libri, ricordiamo Romanzi per i manager, Il Principe di Condé (edizione Este), Macchine per pensare.
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Il webinar si tiene online tramite piattaforma Cisco Webex. Inizierà alle ore 12.00 e terminerà alle ore 13.00.
La partecipazione è gratuita, l’iscrizione obbligatoria.
Per qualsiasi informazione contattare:
Raffaella Rapisardi – Event & Project Manager – raffaella.rapisardi@este.it – Tel. 02.91434400 – Mobile: 349.3633278
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Il seminario fa parte del percorso formativo “Verso la Responsabilità”, composto da 4 incontri ed uno iniziale – gratuito – di presentazione del percorso.
E’ possibile iscriversi ad un singolo incontro o all’intero percorso.
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