Il futuro non è materia di previsione ma di progetto. E le nostre imprese manifatturiere hanno oggi l’occasione di riprogettare il loro futuro puntando sulla digitalizzazione dei processi con due obiettivi: accrescere la competitività e costruire sistemi in grado di fronteggiare situazioni di mercato imprevedibili. La trasformazione digitale ha dato un grande impulso alla crescita del manifatturiero ma questa crisi deve rappresentare un’occasione per fare un salto di qualità che garantisca alle imprese di oggi di rimanere competitive anche domani. È questo il momento, anche grazie ai fondi messi a disposizione dal Piano Transizione 4.0, per ripensare il business, riprogettare i sistemi produttivi e pianificare la ripartenza. Con il Piano Transizione 4.0 la politica industriale del nostro Paese fa un passo avanti e le risorse messe a disposizione dalla legge di Bilancio 2021 rappresentano un’opportunità per rilanciare gli investimenti e incentivare la progettualità con un orizzonte pluriennale. La nostra manifattura, per mantenere la sua posizione di assoluta rilevanza nello scenario europeo e internazionale, ha oggi l’opportunità di adottare tecnologie emergenti per aggredire un momento storico dove digitalizzazione e green economy rappresentano la porta d’accesso ai mercati del futuro. Accompagnare tutte le imprese in questo grande progetto di transizione tecnologica e sostenibilità ambientale è l’obiettivo del nostro progetto culturale.
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Come stanno progettando la ripresa distretti produttivi con tradizioni radicate in un territorio espressione di un Made in Italy che si impone nel mondo? Un mix tecnologie, capacità di produrre innovazione e ricerca di qualità e bellezza consentono alle imprese di mantenere la propria forza competitiva. Su questi valori si deve innestare una nuova modalità di produrre conoscenza: la trasformazione del manifatturiero è una sfida non solo tecnologica ma soprattutto organizzativa e di sviluppo di nuove competenze.
In un’economia dove cambiano i sistemi di produzione del valore come cambia la relazione tra l’azienda i clienti? Come si riorganizzano le filiere nell’economia dei servizi? Quale sarà il ruolo dell’uomo nella fabbrica del futuro?
9.40 Benvenuto e apertura lavori
9.50 Future Business Models
Dall’avvento di internet negli anni novanta, le innovazioni più disruptive sono dipese dalla creazione di nuovi modelli di business. In letteratura si riconosce l’emergere di 7 future business models: crowd economy che si basa sullo spirito di comunità e condivisione, free/data economy che offre l’accesso gratuito a un prodotto per raccogliere e quindi monetizzare dati sui clienti, smartness economy che rende intelligente ogni prodotto e processo grazie all’IA, closed-loop economies che si fonda sul riciclo e riuso dei «rifiuti», multiple world models che sfrutta la coesistenza del mondo reale e virtuale grazie alle tecnologie VR e AR, transformation economy che offre esperienze ripetute per cambiare lo stile di vita delle persone, decentralized autonomous organization che partendo dalla convergenza dell’IA con la Blockchain immagina la scomparsa dell’agire umano all’interno delle organizzazioni.
A cura di Carlo Bagnoli, professore ordinario – dipartimento di management – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
10.10 Creare valore tramite la digitalizzazione dei processi produttivi, dalla raccolta dati all’informazione real time: il caso Salin
MES e Industry 4.0 sono protagonisti del processo di trasformazione digitale della Fabbrica. Quando si parla di Industria 4.0 non si fa riferimento solo al collegamento delle macchine e alla rilevazione dei dati che determinano l’efficienza del processo produttivo: con la quarta rivoluzione industriale si intende anche la capacità di trasformare tali dati raccolti in strategie di miglioramento dei processi produttivi e aziendali. Un’azienda che ha dimostrato di applicare con successo i paradigmi della trasformazione digitale è Salin, una realtà veneta sul mercato da oltre sessant’anni che progetta e crea casse, bracciali e chiusure per l’Alta Orologeria. Il processo di digitalizzazione implementato è partito da un’analisi As-Is attraverso la quale è stato possibile mappare l’intera struttura aziendale e individuare le criticità di processo. Successivamente si è passati alla pianificazione di un modello digitale adeguato e customizzato sulle necessità e richieste del settore. Oggi, a seguito del processo di rinnovamento tecnologico (Industria/Impresa 4.0), diventa prioritario ridisegnare le fondamenta stesse della struttura organizzativa aziendale, dall’organigramma alla cultura aziendale, dal modello di business alla leadership.
A cura di Nicola Bua – sales executive – TESAR e con la testimonianza di Mario Priori, chief operating officer – SALIN
10.30 Distretti industriali: eccellenze da re-inventare
I distretti industriali italiani stanno dimostrando una capacità di reazione alla crisi maggiore di quella espressa da imprese che operano fuori delle aree distrettuali. Il capitalismo distrettuale, grazie alla presenza diffusa di spirito imprenditoriale e di lavoro intraprendente, è in grado di rispondere meglio di altri modelli alla domanda di ri-personalizzazione del mondo, promossa dalla transizione digitale. Per ottenere questo risultato bisogna però riconvertire le capacità creative e flessibili ereditate dal passato in forme coerenti con le esigenze della digitalizzazione glo-cal, contando anche sulle iniziative di esplorazione del nuovo portate avanti da molte medie imprese che operano come ‘multinazionali tascabili’ e da piccole imprese di qualità, portatrici di idee innovative e di sense-making di eccellenza. Ci sono alcune precondizioni da rispettare: i distretti industriali devono essere attrattivi, ben connessi e devono essere in grado di produrre ed esprimere conoscenze.
A cura di Enzo Rullani, senior researcher – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA e fellow – VENICE INTERNATIONAL UNIVERSITY
10.50 Processi efficienti, fabbriche digitali e prodotti sempre nuovi: istruzioni per l’uso!
La Trasformazione Digitale è un processo inesorabile: ha coinvolto tutti i settori, e tutte le dimensioni aziendali. La recente esperienza pandemica ha accelerato ancora di più questo processo, e le aziende che avevano già iniziato un percorso di digitalizzazione ne sono uscite avvantaggiate rispetto alle altre. Anche dal punto di vista “fisico” le cose sono cambiate: le strategie logistico-produttive hanno assunto una nuova configurazione, riavvicinando la produzione e accorciando le filiere. Anche qui, le aziende dai processi robusti e abituate al miglioramento continuo, stanno affrontando questo cambiamento più velocemente ed efficacemente di altre. Come sempre “il digitale” va a pari passo con il “fisico”, e il vero tema diventa come iniziare e gestire il processo di trasformazione verso una configurazione più efficiente. La fabbrica del futuro ha processi performanti, è digitale, ed è connessa. Ma soprattutto è fatta di persone che sanno gestire innovazione e cambiamento. Da dove iniziare per rendere più efficienti e robusti i processi dell’azienda? Per intraprendere un percorso di digitalizzazione, quali step devo seguire? Che metodologie si possono applicare per gestire l’innovazione e accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti? Queste sono alcune delle domande alle quali daremo la nostra risposta.
A cura di Gianni Dal Pozzo, amministratore delegato – CONSIDI
11.10 Rinnovare la value proposition attraverso la digitalizzazione dei processi aziendali
Negli ultimi anni il processo tecnologico ha portato un’onda travolgente di innovazione che ha così trasformato completamente sia le tradizionali logiche dei mercati sia molti degli aspetti della vita quotidiana degli utenti e dei consumatori finali. Le aziende che hanno saputo combinare efficacemente la tecnologia con nuovi modelli di gestione, innovative nel loro approccio al mercato e ai consumatori sono riuscite ad emergere; quelle che invece non sono state in grado di cogliere per tempo i cambiamenti del mercato e adeguarsi correttamente sono rimaste indietro.
Si sente sempre più forte la necessità di adottare nelle aziende mindset flessibili e attenti al cambiamento. Come possiamo dunque gestire un corretto processo di riorganizzazione? Basta implementare gli ultimi ritrovati tecnologici e nuove procedure digitali per aver compiuto un vero processo di digitalizzazione?
Cercheremo di dare una risposta a queste domande, alla luce dell’esperienza SAEP con i propri clienti e partner.
A cura di Federico Rusconi, responsabile marketing e commerciale – SAEP e con la testimonianza di Maria Franzago, marketing executive – IRINOX QUADRI ELETTRICI
11.30 / 12.00 Pausa caffè
12.00 L’ecosistema dell’azienda del futuro: software, capitale umano e sviluppo delle competenze
Il software come ecosistema fondamentale per lo sviluppo della relazione tra cliente e fornitore, la valorizzazione del capitale umano attraverso un incremento delle conoscenze e come strumento fondamentale per il recupero di marginalità utile ad affrontare nuovi investimenti per garantire il futuro del Made in Italy.
Riflessioni su alcuni casi pratici sulle nostre esperienze con aziende che credono ed investono nel loro successo presente e futuro.
A cura di Sergio Cassinelli, general manager – MIRAITEK
12.20 – 13.30 TAVOLA ROTONDA “Organizzazioni flessibili, intelligenti e in grado di valorizzare gli investimenti in innovazione: il futuro delle aziende manifatturiere all’interno delle catene globali del valore”.
Partecipano:
Luigi Bastianello, hr manager – TEXA
Roberto Brazzale, presidente – GRUPPO BRAZZALE
Antonella Candiotto, direttore generale – GALDI
Stefano Giust, coo – VARASCHIN
Antonio Zamperla, chief executive officer – ZAMPERLA GROUP
Modera: Marco Taisch, presidente – MADE Competence Center e professore ordinario di advanced & sustainable manufacturing POLITECNICO DI MILANO – School of Management Manufacturing Group
13.30 / 14.30 Pausa pranzo
14.30 Trasferimento dei saperi e innovazione
Siamo passati da una società del prodotto ad una società dei processi e dei servizi e a determinare sia i valori sociali che economici – e quindi anche i modi del business – è soprattutto l’immateriale. Questo ha a che vedere con la formazione e diffusione dei saperi rispetto all’assetto produttivo, saperi che vanno valutati sia nella loro configurazione che nella loro efficacia.
A cura di Roberto Masiero, professore ordinario di storia dell’architettura e presidente osservatorio per il paesaggio delle colline dell’alta marca – IUAV VENEZIA
14.50 Lef, l’innovazione digitale prende forma
La lef, più comunemente chiamata “fabbrica modello” è un’infrastruttura dedicata alla formazione di eccellenze su base esperienziale nel campo della trasformazione digitale. Nata nel 2011 da una partnership tra confindustria PN e Mckinsey, è parte fondamentale di un sistema formativo che comprende: università, istituti tecnici e professionali, ITS, polo tecnologico ed imprese. Obiettivo del polo è formare giovani ma anche lavoratori e dirigenti che hanno occasione di sperimentare la trasformazione digitale e applicare soluzioni tecnologiche innovative a livello trasversale in azienda.
A cura di Michelangelo Agrusti, presidente – CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO
15.10 L’azienda sostenibile
Il rispetto delle persone e dell’ambiente deve essere al centro dell’impresa che guarda al futuro. Questo è in sintesi il paradigma dello sviluppo sostenibile, che chiama in causa non solo le aziende ma anche i consumatori e lo Stato. La sfida sarà vinta solo se il cambiamento culturale sarà preso in carico da tutti.
A cura di Chiara Mio, professoressa ordinaria – dipartimento di management – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
15.30 Chiusura lavori
Modera: Chiara Lupi, Direttrice Editoriale – ESTE
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{tab Relatori}
Michelangelo Agrusti, presidente – CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO
Carlo Bagnoli, professore ordinario – dipartimento di management – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
Luigi Bastianello, hr manager – TEXA
Roberto Brazzale, presidente – GRUPPO BRAZZALE
Nicola Bua, sales executive – TESAR
Antonella Candiotto, direttore generale – GALDI
Sergio Cassinelli, general manager – MIRAITEK
Gianni Dal Pozzo, amministratore delegato – CONSIDI
Maria Franzago, marketing executive – IRINOX QUADRI ELETTRICI
Stefano Giust, coo – VARASCHIN
Roberto Masiero, professore ordinario di storia dell’architettura e presidente osservatorio per il paesaggio delle colline dell’alta marca – IUAV VENEZIA
Chiara Mio, professoressa ordinaria – dipartimento di management – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
Mario Priori, chief operating officer – SALIN
Enzo Rullani, senior researcher – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA e fellow – VENICE INTERNATIONAL UNIVERSITY
Federico Rusconi, responsabile marketing e commerciale – SAEP
Marco Taisch, presidente – MADE Competence Center e professore ordinario di advanced & sustainable manufacturing POLITECNICO DI MILANO – School of Management Manufacturing Group
Antonio Zamperla, chief executive officer- ZAMPERLA GROUP
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{tab Format}
Il Convegno si tiene in presenza. Non è prevista la trasmissione online.
Il Convegno prevede una SESSIONE PLENARIA dedicata a ‘Scenari e trend del manifatturiero italiano’ cui seguono LABORATORI DEMO a cura delle aziende Partner.
Il Convegno si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie anti-Covid 19.
L’accesso è consentito solo ai possessori di Green Pass che dovrà essere esibito all’accredito, il giorno dell’evento.
Inoltre, saranno garantite ai partecipanti le seguenti misure di sicurezza:
• Misurazione temperatura corporea all’ingresso;
• Sanificazione spazi;
• Distanziamento sociale tra le sedute;
• Distribuzione di Lunch Box.
{/tab}
{tab Iscrizione}
Target di riferimento:
Imprenditori e direzione generale, Responsabili delle direzioni tecniche (produzione, operations, logistica, ricerca e sviluppo, IT) e Responsabili Organizzazione e HR di aziende operanti nel settore manifatturiero e nel territorio di riferimento.
L’accesso al convegno prevede il pagamento di una quota di 150€ + iva e include i servizi di ristoro.
Offerta iscrizioni anticipate – entro il 29 agosto 2021:
• quota scontata di 100€ + iva
• possibilità di cambio nominativo
• rimborso totale della quota in caso di mancata partecipazione
Entro il 17 settembre 2021:
• possibilità di cambio nominativo
• rimborso totale della quota in caso di mancata partecipazione
Le richieste di rimborso devono pervenire alla segreteria organizzativa entro la settimana successiva alla data dell’evento, altrimenti non si potrà procedere al rimborso.
Modalità di pagamento:
Si accettano pagamenti tramite paypal/carta di credito. I pagamenti tramite bonifico sono accettati solo nel caso di iscrizioni multiple in cui la somma da versare sia superiore ai 700 euro+iva. Il pagamento deve arrivare entro il giorno prima del Convegno.
Per effettuare iscrizioni multiple e pagare con bonifico richiedi il modulo di iscrizione in pdf a federica.lucarelli@este.it.
L’accesso è gratuito per gli imprenditori e i manager di aziende manifatturiere selezionati e invitati dalla rivista Sistemi&Impresa.
L’accesso è gratuito anche per gli ospiti delle aziende Partner, Sponsor ed Espositori.
La segreteria organizzativa si riserva la facoltà di convalidare le iscrizioni ricevute.
Per qualsiasi informazione contattare:
Responsabile del Progetto: Martina Galbiati – Responsabile Eventi e Marketing – martina.galbiati@este.it – Tel. 02.91434403 – Mobile: 3391068668
Responsabile Operativo: Federica Lucarelli – Event & Project Manager – federica.lucarelli@este.it – Tel: 02.91434414 – Mobile: 340.3886069
{/tab}
{tab Tutte le tappe}
Convegno Virtuale FABBRICA FUTURO – Il mezzogiorno d’Italia e d’Europa – 14 ottobre 2021
{/tab}
{tab Area Download}
Slide relatori:
Carlo Bagnoli, professore ordinario – dipartimento di management – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
Nicola Bua, sales executive – TESAR e Mario Priori, chief operating officer – SALIN
Sergio Cassinelli, general manager – MIRAITEK
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{tab Gallery fotografica}
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