L’industria alimentare italiana si colloca al primo posto per fatturato all’interno dei settori manifatturieri e al secondo posto per numero di imprese e per addetti. Il primo rapporto Federalimentare Censis rileva come in dieci anni il fatturato abbia registrato un incremento del 24,7% e un aumento di addetti del 12,2%. Dati sufficienti a testimoniare la rilevanza del comparto per la nostra economia.
Ma come per altri settori manifatturieri, la continuità è messa costantemente a rischio da molteplici fattori: pandemia, tensioni geopolitiche, incremento dei prezzi energetici, inflazione, strette monetarie ed eventi climatici che, nell’ultimo periodo, hanno mostrato la loro intensità. Al contempo, l’organizzazione del lavoro deve adattarsi: l’industria alimentare genera occupazione di qualità: uomini e macchine convivono, ma deve crescere il ruolo dell’uomo all’interno di un ambiente inclusivo e sostenibile.
La filiera del food italiano è strategica per la nostra economia e l’incontro rappresenta l’occasione per approfondire su quali leve puntare per proseguire un cammino di crescita e innovazione sostenibile nel tempo.