Agenda Forum di Sviluppo&Organizzazione – 8 Ottobre 2021
MATTINA
L’organizzazione e lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile appare come un modello destinato a imporsi nei macrosistemi come nelle organizzazioni per la spinta di assunti ampiamente condivisi. In realtà, è un grande campo di cambiamento, nel quale attori nuovi sfidano centri di potere consolidati, innovazioni e inerzie si contrastano, soluzioni univoche sono ancora lontane dall’imporsi e servono invece abilità sociali di adattamento e flessibilità che occorre coltivare per avanzare senza danni.
9.00 APERTURA E ACCREDITO PARTECIPANTI
9.45 BENVENUTO E APERTURA DEI LAVORI
A cura di Chiara Lupi, direttrice editoriale – ESTE
10.00 LEZIONE
A cura di Pier Luigi Celli, imprenditore, dirigente d’azienda, saggista e scrittore italiano
10.30 RELAZIONE
I dilemmi dell’agire sostenibile
Si parla sempre più spesso di quanto sia fondamentale agire strategie, processi e comportamenti sostenibili, ma cosa significa nella pratica? L’intervento rappresenta l’occasione per approfondire quali azioni mettere in campo per agire nelle strategie, nei processi e nei comportamenti la sostenibilità e quali sono i principali punti di attenzione da gestire.
Anna Lisa Balestra, responsabile area People&Change Management e Area Sostenibilità e Simona Ceccarelli, manager dell’Area Sostenibilità – SCS CONSULTING
10.50 DISCUSSIONE
“Quali politiche del personale e quali nuove competenze per la gender equality”
Intervengono:
– Paola Boromei, executive vice president HR – SNAM
– Simona Liguoro, hr director – NESPRESSO ITALIANA
– Lucia Scopelliti, direttrice Organizzazione e Sviluppo Professionale – COMUNE DI MILANO
– Patrizia Tomasicchio, HR, communication & sustainability director – Southern Europe, Middle Est, Africa – PANDORA
Modera: Andrea Martone, direttore del Centro Su Strategic Management E Family Business – LIUC BUSINESS SCHOOL e professore associato di Organizzazione e Sistemi Informativi – LIUC- UNIVERSITÁ e MIB, professor – IESEG (Grand Ecole dell’Università Cattolica di Lille – Francia).
11.30 PAUSA CAFFÈ
12.00 RELAZIONE
Le opportunità della tecnologia per coltivare il talento.
La sfida dell’innovazione per le aziende è oggi e non è più rimandabile. Le potenzialità della tecnologia nelle Risorse Umane supportano HR e Recruiter nella selezione del talento, nella valorizzazione del fattore umano e nella ricerca delle migliori qualità di ciascun candidato. Le Persone, che fanno la differenza nello sviluppo delle organizzazioni, hanno bisogno di percorsi flessibili e modelli sostenibili prima, durante e dopo la candidatura. Il settore HR è pronto è raccogliere le esigenze contemporanee e a spingere l’acceleratore su un nuovo approccio alla selezione Candidate Driven?
Andrea Maria Pedrini, head of sales & country manager ̶ CLEVER CONNECT ITALIA
12.20 DILEMMA
“Lo sviluppo organizzativo e la qualità del lavoro nell’organizzazione che fronteggia le emergenze: crescita dell’autonomia vs standardizzazione dei ruoli”
Intervengono:
– Barbara Imperatori, professore ordinario di Organizzazione aziendale – UNIVERSITÁ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
– Luciano Pilotti, professore ordinario di economia e gestione delle imprese presso ESP Department of Environmental Science and Policy – UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO
12.45 RELAZIONE
Il modo di pensare e agire per superare le sfide del XXI secolo
Come genere umano, abbiamo l’obiettivo e la sfida di essere sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico. Progettare un sistema aziendale come sostenibile, fornire a ciascuno lo stesso set di strumenti per sviluppare le proprie potenzialità e far crescere il sistema è la principale risorsa per dare origine ad un cambiamento che si mantenga nel tempo. Questo genera pari opportunità, ma non solo. Genera anche un sistema che, come un unico organismo vivente, si muove nelle sue varie parti verso la stessa direzione, respira di un solo respiro, si regola scandito dal ritmo dello stesso battito. In natura, questo si chiama un superorganismo. Esempi di superorganismi sono i formicai, dove tutte le formiche hanno in comune una cosa: la mentalità. A guidarle non ci sono leader né insegnanti, solo uno schema comune per interpretare la realtà; in base a quello schema sanno sempre di cosa la colonia ha bisogno in quel momento e rispondono al bisogno nel modo più efficace che conoscono. Qual è la mentalità più efficace che possiamo adottare noi? Quale mentalità vogliamo trasmettere alle nostre persone affinché si sentano sicure, autonome ed efficaci nell’affrontare le sfide di ogni giorno in un modo che sia risonante tanto coi loro obiettivi personali quanto con quelli del sistema aziendale? Come improntare le menti di chi stiamo formando, in modo da lasciare un segno edificante da tramandare alle generazioni future?
Alberto Rossi, partner & CEO – EUXILIA
13.05 PAUSA PRANZO
POMERIGGIO
L’organizzazione futura: Utopie e Distopie
L’utopia – nella tradizione che risale a Tommaso Moro – non indica uno stacco dalla realtà ma profila un termine di paragone che permette di vedere in una luce diversa l’esistente per cercare di innovare e migliorare anche radicalmente. Analogamente la distopia – qui il paradigma può essere George Orwell – evidenzia le conseguenze di degradazione dei sistemi in assenza di adeguati interventi di prevenzione e di contrasto dei rischi che si prospettano. Utopie e distopie applicate alla realtà organizzativa costituiscono così una chiave di lettura interessante per esplorare il futuro delle organizzazioni o anche le organizzazioni del futuro.
14.00 LEZIONE
The human use of human beings: dove siamo cinquantasette anni dopo la pubblicazione del capolavoro di Norbert Wiener
Norbert Wiener, considerato il padre della cibernetica, nella seconda parte della sua vita considerò con lucidità come la tecnologia non potesse prescindere da una componente “umida” e sociale, ovvero dalle scelte e dai valori dei progettisti e dalle relazioni tra gli umani che la utilizzano. L’illusione tecnocratica, ovvero la possibilità di delegare alla tecnologia i dilemmi della società e delle organizzazioni è un tema che percorre tutta la storia delle organizzazioni. Nel XXI secolo, tuttavia, la piena consapevolezza del fatto che dobbiamo guardare dentro la “black box” della tecnologia nelle organizzazioni non è ancora pienamente diffusa. La migrazione quasi inconsapevole di processi, informazioni e relazioni nel virtuale come conseguenza della pandemia fornisce un esempio di quanto i nostri processi decisionali debbano essere ripensati e strutturati in modo da evitare che siano pervasi da “credenze” invece che fondati saldamente su “evidenze”. Ciò vale per le tecnologie propriamente intese (come il digitale), ma anche per tutti gli altri aspetti della tecnologia, intesa come “insieme di attività materiali sviluppate dalle varie culture per valorizzare l’ambiente ai fini dell’insediamento e del sostentamento” (Treccani).
Luca Solari, professore ordinario di Organizzazione e Risorse Umane – UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MILANO
14.30 RELAZIONE
14.50 DISCUSSIONE
“L’utopia dei nuovi modelli organizzativi (Agile, Teal, Autogestione…): le condizioni per un’adozione efficace”
Intervengono:
– Laura Bosser, corporate HR & organization manager ̶ MAPEI
– Nicola Ladisa, human resources and organization director – HOLDING DE AGOSTINI
– Francesco Pratolongo, Digital Transformation manager & Agile Coaching leader – VODAFONE
– Sergio Zanfrini, manager della transizione – CAHRA BY SIMONELLI
Modera: Chiara Morelli, professore associato di organizzazione aziendale – UNIVERSITÁ DEL PIEMONTE ORIENTALE
15.30 RELAZIONE
15.50 DILEMMA
L’intelligenza artificiale e l’organizzazione futura: nuovo umanesimo vs. manipolazione
Intervengono:
– Giorgio De Michelis, professore di Informatica Teorica e Sistemi informativi – UNIVERSITÁ DI MILANO BICOCCA
– Domenico Talia, professore ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni – UNIVERSITÁ DELLA CALABRIA
16.15 RELAZIONE
Future Organization: The Need for Reflexive and Relational Managers and Leaders
A key issue in revisioning organizations to meet the challenges we face both now and in the future is rethinking what it means to be a manager and what responsibilities this brings. Decisions made by leaders and managers influence organizations, communities and the environment. As Albert Einstein noted, insanity is continuing to do the same thing while expecting different results. So how can we rethink the role and responsibilities of managers in ways that might make a difference? I suggest that we need to begin thinking in relational and reflexive ways and explore what that means in practice.
Ann Louise Cunliffe, professor of Organization Studies ̶ FUNDAÇÃO GETULIO VARGAS-EAESP
16.35 CHIUSURA DEI LAVORI