I,WE è il luogo dove trovare risposte, approfondimenti, spunti di riflessione autentici e con una forte componente oggettiva e scientifica, sui temi della sostenibilità. Una rivista che non c’era sul panorama nazionale.
L’obiettivo? Essere fonte di chiarezza per le imprese sui temi della sostenibilità, ormai entrata nel quotidiano di tutte le organizzazioni, dalle PMI alle grandi realtà, dal pubblico al privato.
IL TEMA DEL CONVEGNO:
Integrare i criteri di sostenibilità in azienda richiede conoscenze, competenze e un nuovo mindset. I giovani sono molto più attenti a impostare modelli di vita aderenti a sostenibilità e circolarità: hanno una propensione molto più spiccata degli adulti alla valutazione dei loro impatti, una naturale sensibilità e attenzione verso i temi ambientali e utilizzano con disinvoltura strumenti digitali per contenere gli sprechi. Si dice infatti che le nuove generazioni non siano solo native digitali ma anche native sostenibili: si interrogano sulle grandi questioni del nostro tempo ma, soprattutto, hanno sviluppato uno spirito critico verso tutto ciò che è solo apparentemente sostenibile. Ma per progettare un percorso verso una autentica sostenibilità, attitudine e sensibilità non bastano. Si rende necessaria una progettazione che si deve basare su una solida formazione che abbracci tutti i criteri ESG (Environment, social, governance).
Come progettare percorsi formativi efficaci? Chi devono essere gli attori principali? Cosa deve contenere la ‘cassetta degli attrezzi’ di un esperto di sostenibilità?
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9.00 ACCREDITO DEI PARTECIPANTI
9.30 BENVENUTO E APERTURA DEI LAVORI
A cura di Chiara Lupi, direttrice editoriale – ESTE
Conduce Martina Midolo, redazione – ESTE
9.45 La formazione per favorire il passaggio culturale verso la sostenibilità e per diffondere le esatte informazioni sul tema
Agire la sostenibilità seguendo normative e criteri che consentano di poter dichiarare, a tutti gli effetti, una riduzione degli impatti e il rispetto di criteri ESG richiede una conoscenza del tema che non si può improvvisare. Per portare in azienda la cultura della sostenibilità non basta mettere in atto azioni che, se pure di valore, non siano inquadrate in una strategia che abbracci tutti gli aspetti della vita aziendale. La sostenibilità richiede certamente un nuovo mindset, ma anche competenze specifiche e metodologie che consentano di portare l’azienda a cambiare, o modificare, il suo approccio verso le persone, i clienti, il territorio. Solo così le aziende potranno dichiarare di incidere positivamente sui nostri ecosistemi.
Ada Rosa Balzan, direttrice – I,WE esperta e docente di sostenibilità e autrice di “L’impatto zero non esiste”
10.10 Gli Italiani e la Sostenibilità: a cosa pensano e cosa dichiarano gli italiani quando si affrontano argomenti legati allo Sviluppo sostenibile
Dalle nostre indagini effettuate negli ultimi 24 mesi sulla popolazione italiana over 18 emerge un quadro sufficientemente definito sul grado di conoscenza e sul coinvolgimento relativamente a temi legati “sostenibilità”. Non è una sorpresa che l’argomento sia ancora ampiamente sconosciuto o quanto meno “sfuocato” alla maggior parte della popolazione (eccetto i giovani).
E che si riduca sostanzialmente ad assimilare il tema generale al solo perimetro riguardante la crisi climatica e l’ambiente. Ma sembra che, anche se in misura non esaltante, le prospettive di miglioramento della “alfabetizzazione” siano positive. Appare comunque già oggi evidente “l’apertura e fiducia crescente” degli italiani-consumatori” verso aziende e Marche che “dichiarano” di operare sempre più consistentemente secondo linee guida sostenibili. Gli Italiani “si fidano” (ancora) delle Marche e delle aziende, specialmente quelle che frequentano quotidianamente nei loro comportamenti di acquisto e di consumo di prodotti e servizi. Dal largo consumo all’intrattenimento. Questo potenziale “patto di relazione per il futuro” sarà certamente il nuovo banco di prova per le Marche, le quali, se non vorranno rischiare di perdere la preferenza e la fiducia dei loro clienti attuali e prospettici non dovranno tradire le aspettative di trasparenza e consistenza della comunicazione relativa allo sviluppo e alla realizzazione dei loro programmi.
Andrea Bertini, founder e chairman – DEMOSKOPEA CONSULTING
10.35 Giocando, andiamo oltre. Come la formazione può essere inclusiva e sostenibile fin dall’inizio
Dallo slogan di Insuperabili, una prassi formativa inclusiva e per l’inclusione. Il “gioco formativo” in tutte le sue forme (gamification, serious game, serious play) per includere tutti e compiere una formazione inclusiva in tutti i suoi aspetti: partecipazione, protagonismo, cambiamento. Tre elementi che sono gli stessi necessari ad ogni forma di sostenibilità. Una formazione pensata in questo modo diventa inclusiva già nel processo prima che nel prodotto finale, esattamente come l’allenamento, pur essendo diverso dalla partita, è già sviluppo fisico, mentale e tattico. Un momento esperienziale per riuscire a promuovere nuove consapevolezze e nuove prassi di sostenibilità.
Gigi Cotichella, responsabile area formativa – FONDAZIONE ECOERIDANIA INSUPERABILI
11.00 PAUSA CAFFÈ
11. 30 Intervento a cura di Antonio Gregolin, giornalista e regista dello spettacolo “L’uomo che piantò alberi” parte del progetto “1 albero per ogni studente”
11.50 TAVOLA ROTONDA: Formazione manageriale: il ruolo del reskilling per una evoluzione manageriale in ottica esg
Intervengono:
13:00 DIBATTITO CON PUBBLICO E CHIUSURA MATTINATA
13:15 PAUSA PRANZO
14:45 L’Ecosistema Aziendale Sostenibile: Collaborazione e Conflitti come Leve dell’Innovazione.
Trasformare le dinamiche interne in forza motrice del cambiamento sostenibile
Sebastiano Zanolli, manager, advisor, autore
15.20 TAVOLA ROTONDA: Tutto cambia, il cambiamento segue sempre una direzione. La formazione che direzione sta prendendo in un mondo che cambia e chiede alle aziende di essere sostenibili?
Intervengono:
16:20 DIBATTITO CON IL PUBBLICO E CHIUSURA DEI LAVORI
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{tab Relatori}
Andrea Argentin, corporate QHSE & sustainability director – PALLADIO GROUP
Ada Rosa Balzan, direttrice – I,WE esperta e docente di sostenibilità e autrice di “L’impatto zero non esiste”
Andrea Bertini, founder e chairman – DEMOSKOPEA CONSULTING
Italo Candoni, vice direttore – CONFINDUSTRIA VENETO
Marco Colella, sustainability & grant manager – LABOMAR
Gigi Cotichella, responsabile area formativa – FONDAZIONE ECOERIDANIA INSUPERABILI
Giacomo Finotto, direttore Corsi ITS – Alta Formazione Post Diploma – ACCADEMIA SYMPOSIUM
Marta Gemin, sustainability coordinator – NICE
Massimo Ghedin, general manager – CESAR
Antonio Gregolin, giornalista e regista dello spettacolo “L’uomo che piantò alberi” parte del progetto “1 albero per ogni studente”
Massimo Piatto, group hr manager – CEREAL DOCKS
Sebastiano Zanolli, manager, advisor, autore
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{tab Le testimonianze aziendali}
CEREAL DOCKS è un gruppo industriale italiano con sede a Camisano Vicentino (Vi), attivo dal 1983 nella prima trasformazione agro-alimentare per la produzione di ingredienti destinati ad applicazioni nei settori feed, food, pharma, cosmetic e usi tecnici.
Settore: Industrie alimentari
Numero dipendenti: 157
Fatturato: 1405 milioni di €
CESAR si dedica alla progettazione di cucine da oltre 40 anni. Le cucine come luoghi accoglienti e vivaci dove condividere infiniti momenti di piacere culinario. Dove ripetere ogni giorno i gesti autentici che accompagnano l’antico rito della preparazione del cibo. Un luogo dove la creatività di ognuno viene sapientemente interpretata per riflettere uno stile di vita unico e squisitamente personale. Una cultura della cucina dinamica, moderna, efficiente che produce progetti offrendo soluzioni su misura e un servizio che soddisfa la clientela internazionale più esigente. Cucine dalle linee pulite, minimaliste, funzionali…che creano emozioni. Questo è Cesar.
Settore: Fabbricazione di mobili
Numero dipendenti: 138
Fatturato: 46 milioni di €
DEMOSKOPEA Un team di professionisti che operano da sempre nella ricerca di marketing e nella ricerca sociale costruendo partnership costruttive con aziende private nazionali e internazionali e con enti e istituzioni pubbliche .
Operiamo sui mercati e nel sociale attraverso approcci , modalità, tecniche e strumenti che hanno il loro presupposto di base non solo nella ricerca ma nella ricerca dell’eccellenza, adottando come pratica consueta lo scambio, il confronto e la creatività avvalendoci delle migliori professionalità e dei migliori e più innovativi tools presenti sul mercato.
Settore: Ricerche di mercato e sondaggi di opinione
Numero dipendenti: –
Fatturato: –
LABOMAR e LABOMAR RESEARCH dal 1998 aggiungono innovazione ed eccellenza tecnologica ai vostri prodotti. LABOMAR è specializzata nella produzione di Integratori Alimentari, Dispositivi Medici, Alimenti a Fini Medici Speciali, Alimenti Funzionali e Cosmetici, la maggior parte dei quali derivati da sviluppo interno e basati su tecnologie innovative brevettate. I prodotti Labomar sono garanzia di sicurezza per Clienti e Utilizzatori finali, nel rispetto dei principi di Buona Pratica di Fabbricazione e di Qualità. In quest’ottica Labomar ha ottenuto tre prestigiose certificazioni: UNI EN ISO 9001:2008, CEI UNI EN ISO 13485:2012 e GMP (Codice di Regolazione Federale, Titolo 21, Volume 2, parte 111).
Settore: Industria alimentare
Numero dipendenti: 240
Fatturato: 67 milioni di €
NICE fondata all’inizio degli anni ’90, è leader globale nei settori dell’Home Management Solution, con un’offerta completa di soluzioni integrate per l’automazione di cancelli, garage, sistemi per schermature solari, sistemi di parcheggio, sistemi di allarme wireless e home security, per applicazioni residenziali, commerciali e industriali; sistemi smart e connessi per applicazioni residenziali e commerciali, per i settori della sicurezza, controllo accessi, IA (Intelligenza Artificiale), health & wellness, controllo e power/AV. Nice ha avviato un percorso strategico di espansione e ampliamento del proprio portafoglio di soluzioni e piattaforme connesse, per offrire un’ampia scelta di soluzioni personalizzabili e facilità d’uso per il consumatore finale. A ciò si aggiunge il rafforzamento ed espansione in mercati ad alto potenziale di crescita; l’ampliamento, oltre a una rinnovata attività di branding, per competere in nuovi segmenti di mercato. Nice oggi può contare su un’organizzazione di oltre 2.800 persone su 5 continenti, che vantano un ricco bagaglio di competenze e di culture diverse, oltre a 15 centri R&D e 13 stabilimenti produttivi al servizio dei propri partner e clienti in oltre 100 paesi del mondo.
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{tab Format}
Il convegno si tiene esclusivamente in presenza. Non è prevista la trasmissione online
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{tab Iscrizione}
La partecipazione all’incontro è GRATUITA, previa registrazione e conferma da parte della segreteria organizzativa. La segreteria organizzativa si riserva la facoltà di convalidare le iscrizioni ricevute.
Per qualsiasi informazione contattare:
Laura Malnati, account eventi – laura.malnati@este.it – Tel. 02.91434414
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{tab Area Download}
Scarica qui le presentazioni proiettate durante il convegno
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{tab Gallery Fotografica}
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