Il Libro
Recessione/crisi economica e innovazione sono termini contraddittori o complementari?
Come cambiano nelle Direzioni Aziendali la percezione e le priorità rispetto alle attività di ricerca e di innovazione?
Assumono o perdono rilevanza? Si modificano gli indirizzi, i processi, le pratiche d’innovazione?
Queste le domande alle quali hanno dato risposta circa 60 grandi e medio-grandi aziende presenti sul territorio nazionale, appartenenti ad oltre 30 settori industriali e di servizi.
I risultati dell’indagine Innovare in tempi di crisi non sono univoci, le valutazioni sono diverse, talvolta contraddittorie. Emerge però una preoccupazione forte e condivisa: per effetto della crescente concorrenza internazionale e dello stato di avanzata maturità dei business tradizionali, sarà davvero difficile nel medio e lungo termine, mantenere i livelli di redditività attuali, già molto compressi.
Come uscirne? È opinione diffusa che l’innovazione sia, se non l’unica, sicuramente la leva principale sulla quale agire. Bisogna, e bisognerà in futuro, farne molta di più. Ma il profilo dell’innovazione necessaria cambia. Insieme a quella tradizionale, incrementale di prodotto/processo, sempre indispensabile, si dovrà fare più innovazione radicale, di business, multitecnologica. Per queste, però non bastano più né le competenze né i mezzi di una singola impresa. L’innovazione diventa quindi possibile attraverso la cooperazione di soggetti diversi.
Si aprono una serie di sfide, prima fra tutte quella di innovare il modo di fare innovazione.